Chi è il consulente SEO

ATTENZIONE! Non stai leggendo un normale articolo di un normale blog, ma i capitoli di un vero e proprio ebook riadattati per il web. Per saperne di più: e-book SEO.

Nell’articolo precedente ho spiegato che il Consulente SEO si occupa di fare in modo che il nostro sito web sia visibile nel momento esatto in cui un utente/cliente sta cercando proprio l’oggetto che il nostro sito web propone… e di fare in modo che chi cerca… trovi.

Ma come avviene tutto questo? Tutto questo ebook è dedicato a questo argomento. Affrontato in un’ottica umanista e con un occhio di riguardo per chi scrive e per chi si diverte a scrivere.

Questo articolo è invece dedicato a qualcosa di sottile, difficile da spiegare.

Questo mestiere (il SEO) è diverso da tutti gli altri, o almeno da quelli che conosco io.

In generale, quando il cliente contatta un consulente SEO, si immagina di stare per iniziare un rapporto simile a quelli che già conosce, a cui è abituato. Ad esempio, quello con l’imbianchino che ha appena finito di dipingergli l’appartamento:

O con il grossista che gli ha venduto una decina di bancali di merce:

O magari con l’architetto a cui ha affidato il progetto della nuova casa e a cui chiarisce: “Vorrei arrivare dal primo piano al secondo con questa scala” dove la “scala” sono le esatte parole chiave con cui vuole arrivare primo nella SERP.

SERP: Search Engine Result Page.
Da Wikipedia: La locuzione inglese Search Engine Results Page (acronimo SERP) significa “pagina dei risultati del motore di ricerca”. Ogni qualvolta un utente effettua una ricerca con un motore [esempio: Google], infatti, ottiene come risposta un elenco ordinato.

Invece no, niente da fare, qui le cose funzionano purtroppo (o per fortuna, a voi l’ardua sentenza) diversamente. Questo è un mestiere proprio strano e non vedo maniera migliore di spiegare, tanto ai miei clienti quanto ai miei “allievi”, chi è il SEO se non utilizzando alcune metafore.

Il SEO è un osservatore, uno scienziato

seo scienziatoIl SEO è un osservatore. È uno scienziato e anche se non si può mai parlare di “metodo scientifico” con l’atteggiamento di chi osserva per capire dovrebbe affrontare le SERP.

Gli utenti “normali” usano Google per i loro legittimi intenti in maniera, diciamo, “inconsapevole”.

Quando il SEO, invece, va su Google e fa una ricerca cominciano (o dovrebbero cominciare) a fioccare i “perché”:

Eccetera eccetera eccetera.

Tutte le ricerche sono diverse
Vai su Google in incognito e fai queste ricerche:

  • “quanto è alto brunetta”
  • “amazon”
  • “studiare inglese da autodidatta”
  • “ora bangkok”
  • “roma madrid”
  • “ristoranti cinesi milano”
  • “i migliori film del 2015”
  • “donne sull’orlo di una crisi di nervi”
  • “lenovo thinkpad prezzi”
  • “spaghetti carbonara”

Come cambiano le pagine di risultati (SERP) a seconda della ricerca? Un SEO è un osservatore. Osserva attentamente come sono fatte le SERP. Per quale motivo Google ha deciso di mostrare quella determinata visualizzazione in risposta a quella determinata ricerca?

Il SEO è un Dottore

seo dottoreIl SEO è un dottore quando le cose in un sito non vanno. Un sito potrebbe essere stato fatto male, in maniera non performante, potrebbe essere una macchina senza motore (ovvero senza SEO) o correre con una palla al piede (perché ad esempio carica troppo lentamente). Abbiamo anche il curioso fenomeno delle “penalizzazioni”, che sono più simili a un cartellino giallo o rosso ma che in questa metafora significano “malattie”.

Il tuo sito, o quello su cui stai lavorando, si potrebbe “ammalare” e finire in terza o quarta pagina per le sue parole chiave più importanti. Quando questo succede è proprio il caso di chiamare qualcuno a salvare le sorti del sito (e dell’azienda), vale a dire Dottor SEO.

Il SEO è un Monaco zen

seo monacoLa maggior parte dei lavori che conosciamo hanno un rapporto diretto con i propri “frutti”, vale a dire con i propri risultati.

Nella SEO, invece, non si possono garantire risultati, quanto meno se vogliamo agire in modo “etico”!

Perché non si possono garantire risultati nella SEO?

Ecco perché:

Il consulente SEO/monaco ZEN si ritrova a dover camminare nelle sabbie mobili di un terreno che cambia in continuazione. In questo senso non può fare altro – per la sua stessa salute mentale – che sviluppare un’attitudine di “sano non attaccamento al risultato”.

Un po’ come quei monaci che costruiscono mandala bellissimi per poi disfarli una volta completati.

Una sola cosa può garantire il nostro SEO zen: che farà del proprio meglio!

Il SEO è un centrometrista. Anzi no: un maratoneta. Anzi no: un guerriero!

seo corridoreUn SEO si sveglia ogni mattina e sa che – nella sua stessa SERP e nella SERP dei suoi clienti – c’è (almeno) un altro SEO che vuole fargli le scarpe.

Ci sono 10 risultati nella prima pagina di Google e il SEO sa che vuole/deve arrivare primo.

Così come lo vogliono anche gli altri suoi colleghi e relativi clienti.

Per fare SEO ci vuole sempre un certo tempo, tutte le azioni che fai su un sito o al di fuori di esso hanno bisogno di tempo per generare un risultato negli indici di Google.

Il SEO più saggio è quello che costruisce lentamente ma inesorabilmente una strategia solida di lunga durata, piuttosto che una strategia rapida ma di breve durata. Il SEO più saggio è quello che vuole arrivare primo non nei centometri ma nella maratona, perché sa che una volta arrivato rimarrà primo più facilmente e più a lungo.

Ma quanto ci vorrà per arrivare primo non dipende solo da lui e dal budget stanziato ma anche dai concorrenti… che vorranno anche loro essere primi!

È una guerra, insomma, e una guerra non si può mai dire quanto durerà e quanto costerà.

Perché diciamolo: se fosse facile, lo farebbero tutti!

Il SEO è un mago

seo un magoNo. Il SEO non è un mago.

Ma spesso il cliente crede che lo sia: un po’ perché chiedere a un SEO che cosa ha fatto esattamente sul nostro sito è un po’ come chiedere a qualcuno di dirci la ricetta di un piatto tipico delle Filippine… in filippino!
Il SEO, infatti, potrebbe dirci qualcosa del tipo:

“Oggi ho inviato la sitemap xml alla Search Console, redatto il robots txt e controllato che non ci fossero backlinks da siti spam e ho trovato alcuni link da directory russe verso alcune landing page del sito, così ho compilato il file da inviare al disavow tool. Infine ho ottimizzato tutti i title della sezione business e inserito alcune allocazioni di Dirichlet nelle principali descrizioni di categoria del blog.”

Ma questo è solo un SEO che non vuol farsi capire e devo dire che ha tutta la mia comprensione: vuole fare semplicemente il suo lavoro e essere lasciato in pace mentre lo fa (tutte quelle nozioni esoteriche l’hanno reso un po’ asociale), non vuole perdere tempo a spiegare cosa ha fatto, dove e come!

Ben più grave è quando invece il cliente si aspetta un mago, un mago in grado di portare un sito web (e un prodotto) mediocre nell’olimpo della visibilità della prima pagina.

Un tempo forse era possibile, Google era un po’ più “fesso” e lo si poteva facilmente ingannare, ad esempio infarcendo la pagina di parole chiave mimetizzandole con lo stesso colore dello sfondo e altre tecniche oggi impensabili. Un tempo, soprattutto, c’era poca concorrenza.

Poi Google è diventato grande, si è fatto un ragazzone “sveglio”, ha modificato i suoi algoritmi per tutelare i propri interessi e rendere la vita dura a chi cerca di fregarlo. E nel frattempo la concorrenza è aumentata. Perciò, caro cliente, te lo dico io prima che ci arrivi da solo: ti sei svegliato tardi! E io non sono un mago. Piuttosto sono…

Il SEO è un artigiano… ma anche un po’ un artista

seo musicistaE questa è la metafora più importante, quella dedicata proprio ai lettori di questo libro.

“Il SEO è un artigiano” significa che la parte teorica che studierai in questi capitoli DEVE essere affiancata da ore e ore di lavoro nelle quali sperimenterai, ti sporcherai le mani, cercherai di applicare le teorie e – si spera – le metterai pure in discussione! Ti ricordi cosa diceva il Buddha a chi correva ad ascoltare la sua parola? Diceva:

“Non credere a nulla semplicemente per sentito dire, non importa dove l’hai letta o chi l’ha detto, neppure se l’ho detto io, a meno che non sia affine alla tua ragione e al tuo buon senso.”

Nella SEO vale la stessa cosa, ma modificherei la fine della frase così “a meno che non sia affine alla tua ragione, al tuo buon senso e alla tua creatività”.

Sul serio. Il SEO è un artigiano ma è anche un po’ un’artista. E’ come diventare un musicista: la musica la potrai anche studiare, imparare a leggere le note nelle partiture e magari anche conoscere quei sottili rapporti matematici che formano gli accordi. Ma per essere un musicista – vien da sé – ti tocca suonare!

O, se preferisci, il SEO è un artigiano vuol dire che è come un falegname. Non c’è libro che ti insegnerà a diventare un bravo falegname. Solo tanta buona pratica, magari affiancato da un falegname già esperto. Ed è per questo che in questo ebook cercheremo anche di simulare il rapporto che avresti “andando a bottega” con numerosi esercizi che affiancheremo alle parti teoriche. Falli! Altrimenti tra le mani avrai solo un pezzo di legno.


2 Commenti

  1. luigina ha detto:

    Originale l’analisi delle varie sfaccettature del consulente seo.
    Ma come si fa ad essere zen nei confronti di un cliente attaccato al risultato?

    • Jonathan Pochini ha detto:

      Grazie per il tuo commento Luigina.
      Per la tua domanda “come si fa ad essere zen nei confronti di un cliente attaccato al risultato?”
      Mi sa che non potrò che risponderti “sviluppando una sana attitudine di non attaccamento al cliente”. 😉

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