Una piccola critica ai “Nomadi Digitali”

I “Nomadi Digitali” dovrebbero essere quei professionisti (liberi o perche’ no, dipendenti) che grazie a Internet possono teoricamente lavorare da… ovunque ci sia una connessione internet.

In questo senso un SEO (libero professionista o meno) puo’ decidere di diventare Nomade Digitale e andare in giro per il mondo lavorando da paesi diversi magari anche risparmiando: se uno infatti si fa pagare con tariffe “occidentali” ma vive in paesi a “basso costo”… il concetto e’ chiaro.

In inglese si potranno trovare diverse risorse sui “Digital Nomads”, diversi articoli su internet, una voce su wikipedia, qualche libro e perfino qualche scuola per diventare “Digital Nomad”: l’aspirazione alla liberta’ promessa dalla vita nomade ispira il mercato.

E l’Italia non e’ da meno.

I “Nomadi digitali” sono infatti anche un sito e una community creati da Alberto Mattei e Diego Angelini che – solo ed esclusivamente dal mio punto di vista – avrebbe anche promesso bene, peccato che la questione si riduca – almeno fino a questo momento – all’invio di una newsletter arricchita di storie ed esperienze di “chi ce l’ha fatta” e alla promozione di eventi quali il prossimo che si terra’ a Riccione il 22 e 23 Ottobre: un seminario tenuto da Robin Good (dal costo di diverse centinaia di euro) ed incentrato sul tema “come creare un business online“.

Ecco la mia personale e umile opinione:

Non e’ quello che cercavo quando mi sono iscritto al loro sito/community/newsletter.

Come SEO, io ed altri amici e colleghi, siamo gia’ potenzialmente Nomadi Digitali: lavoriamo da casa, abbiamo il nostro business online, abbiamo i nostri clienti, alcuni dei quali non abbiamo neanche mai visto in faccia, ne’ tantomeno interagito con loro al telefono o nemmeno su skype (solo via mail).

In pratica la nostra esigenza, iscrivendoci al sito dei Nomadi Digitali, non era quella di creare un business online: gia’ ce lo abbiamo!

La nostra esigenza e’ condividere storie, esperienze, progetti, problematiche e soluzioni per affrontare un’eventuale vita nomade: i visti, la burocrazia, le tasse, i migliori posti dove andare per avere una buona connessione… e anche le impressioni sui posti in cui vivere, la qualita’ ed il costo della vita delle destinazioni che desideriamo visitare.

Io, per esempio, vorrei andare qualche mese in Sud Est Asiatico prima di tornare in Australia ad Aprile. Potrei partire dalla Thailandia e poi spostarmi in Vietnam, Laos, Malesia, Filippine… forse tornare anche a Bali. Se ci fosse una comunita’ di Nomadi Digitali

Tu che ne pensi?
Senti anche tu l’esigenza di una community di Veri Nomadi Digitali che risponda a queste esigenze?
Sei gia’ un “nomade digitale”?
Sei gia’ “digitale” e ora vuoi diventare anche un po’ “nomade”?
O sei ancora un WannaBe Digitale?

Rispondi qui sotto nei commenti… non si sa mai che scopriamo di essere gia’ in tanti ad essere gia’ “Digitali” che aspirano ad essere anche “Nomadi”…


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