Come Trovare Clienti con LinkedIn in 6 semplici passi

Quella che segue è una traduzione (libera) dell’articolo di Neil Patel “Generate Leads from LinkedIn Through 6 Simple Steps“.
Buona Lettura!

linkedin screen

Ovunque ci si volti ci si imbatte in articoli su tattiche per social media atte ad aumentare il traffico al proprio sito o ottenere un maggior numero di lead [contatti di poteziali clienti ndt].

Sebbene queste tattiche siano indubbiamente utili, affinché risultino efficaci è necessario unirle in un’unica strategia coesa.

Per alcuni marketer, che sanno già come generare flussi costanti di lead da siti come Facebook, Twitter e LinkedIn, è una cosa piuttosto semplice. Ma di marketer di questo tipo ce ne sono davvero pochi.

Se finora non hai avuto molto successo con i social media, ti invito a non mollare. Quello che devi fare è semplicemente continuare a imparare e a sperimentare fin quando non troverai le tecniche migliori per quello che vuoi ottenere.

Con questo articolo ti fornirò una strategia completa, fatta di tattiche efficaci che si completano l’un l’altra. E lo farò concentrandomi su un social network in particolare: LinkedIn.

Questa strategia ti farà ottenere tutti i lead business to business di cui hai bisogno (ammesso che tu riesca a starci dietro).

Perché LinkedIn?

Se vendi prodotti o servizi ad altre aziende, LinkedIn è il social network su cui devi puntare l’attenzione. È su LinkedIn che si trova chi deve dare una spinta alla propria carriera e migliorare la propria performance lavorativa.
Con oltre 400 milioni di membri sparsi per il mondo, LinkedIn ha un enorme bacino di potenziali clienti praticamente in ogni settore.
Inoltre, moltissimi case study dimonstrano che LinkedIn porta, in media, la maggior parte dei clienti alle compagnie B2B.

image13

Naturalmente ci sono delle eccezioni, ma in generale LinkedIn è il migliore o uno dei migliori canali di vendita per il business-to-business.

Dopo questa breve introduzione dovresti essere in grado di capire se LinkedIn è il social adatto per il tuo business. Se lo è, questa strategia passo per passo ti guiderà a partire da zero.

È una strategia che funziona, a prescindere dal fatto che tu abbia mai usato LinkedIn seriamente oppure no.

E, ancora più importante, è una strategia facile, che richiede solo due cose: tempo e impegno.

Se sarai determinato ad avere successo, puoi essere certo che funzionerà.

Sei pronto? Allora iniziamo.

Step #1: Ottimizza il tuo profilo per creare connessioni

Ogni strategia che riguarda LinkedIn ha a che fare con la crescita del proprio network attraverso la connessione con altri utenti.

Se vuoi comunicare con gli altri devi per prima cosa connetterti con loro.

A quel punto potrai utilizzare la tattica che preferisci – io te ne mostrerò alcune.

Con questa strategia entrerai soprattutto in contatto con persone che non conosci. Per farlo, è necessario che il tuo profilo sia ottimizzato al meglio, altrimenti potresti figurare come spammer.

Cosa vedono gli altri utenti quando fai una richiesta di contatto

Per capire quali sono le parti più importanti del tuo profilo, devi guardare quello che vedono gli utenti di LinkedIn.

Quando mandi una richiesta di contatto, questa può essere visualizzata in due modi.

Nella barra delle notifiche l’utente a cui hai inviato la richiesta vedrà una piccola anteprima con il tuo nome, il titolo professionale che ti identifica e l’inizio del messaggio.

linkedin preview

[Nell’immagine qui sopra si vede solo foto d’anteprima, nome e titolo professionale. Ndt]

Dal momento che queste persone non ti conoscono, non saranno molte le richieste di contatto che verranno accettate in questo modo. Nel migliore dei casi, vorranno sapere qualcosa di più su di te.

linkedin messaggio

Innanzitutto apriranno la richiesta di contatto per vedere l’intero messaggio (questo verrà visualizzato direttamente qualora l’utente acceda regolarmente alla cartella “messaggi”).

Prendi nota degli elementi che compaiono nel contatto:

  1. Nome e foto.
  2. Titolo/didascalia.
  3. Messaggio.

Hai 3 modi, quindi, per attirare subito l’attenzione.

In questa sezione ci occuperemo delle prime due, quelle che hanno a che fare con il tuo profilo LinkedIn. A come creare un messaggio efficace penseremo dopo.

Elemento #1 – Nome e immagine del profilo

Immagino che tu sia in qualche modo affezionato al tuo nome, quindi ti consento di mantenerlo com’è.

L’immagine del profilo, invece, ci lascia un po’ di margine.

Fammi però chiarire subito una cosa: hai bisogno di una foto del profilo!
Senza, nessuno ti prenderà mai sul serio.

Se puoi fattene fare una da un professionista. Guarda la mia foto su LinkedIn come esempio e, mentre la guardi, entra in contatto con me.

linkedin profilo neil

[e guarda anche la mia https://it.linkedin.com/in/thanx come non-esempio e mettiti in contatto con me: clicca “Collegati” e alla domanda “Come hai conosciuto Jonathan?” seleziona “Amico“. Ndt]

Se questo non è possibile, vestiti in modo professionale, mettiti di fronte a una parete bianca e chiedi a qualcuno di scattarti una foto col tuo smartphone. La qualità non sarà la stessa di una scattata da un fotografo professionista, ma sarà comunque sufficiente allo scopo – le fotocamere dei cellulari sono al giorno d’oggi piuttosto buone.

Elemento #2 – Il tuo titolo professionale

A questo punto devi associare alla foto il tuo titolo/i professionale/i.

LinkedIn lo chiama “professional headline” [su Linkedin italiano: Sommario professionale. Ndt]. Quando hai fatto il log in su linkedin puoi cliccarci sopra e scrivere tutto quello che vuoi:

linkedin titolo professionale

Prenditi qualche secondo per pensare al tipo di persone che vuoi contattare.

Se quello che cerchi sono piccole aziende, cercherai di entrare in contatto con gli amministratori delegati (CEO).

Entrerò maggiormente nei dettagli dopo, per ora ti basti sapere che nella tua headline dovrai avere qualcosa di simile. Se il tuo target sono i CEO, dovrai scrivere quindi qualcosa come “CEO di (la tua attività)”.
Se non è così o se non ti sembra appropriato cerca un altro termine dello stesso livello che descriva quello che fai:

[In italiano potresti usare anche “amministratore delegato”, “fondatore”, “titolare”… Ndt]

Torneremo sopra al titolo più avanti per migliorarlo, ma per ora è sufficiente. Salvalo e passiamo oltre.

Completa il tuo profilo

Ora che hai sistemato questi tre elementi della richiesta di contatto, la persona a cui hai mandato l’invito vorrà dare un’occhiata al tuo profilo completo (non saranno tante le persone che decideranno di connettersi solo sulla base di una semplice richiesta).

Quello che per lo più cercheranno di capire è se sei una persona reale o meno (uno spammer?).

Tutto quello che devi fare è assicurarti che il tuo profilo sia completo.

Fai una lista dei lavori precedenti e di tutto quello che hai fatto relativo a questi lavori.
Ti suggerisco, inoltre, di aggiungere una riga in cui spieghi che sei interessato a entrare in contatto con persone nuove. Puoi copiare quello che ho scritto io:

image02

[Neil Patel scrive – subito nella seconda riga del suo sommario – “Mi piacerebbe molto connettermi con te, quindi mandami un invito…”. Ndt]

Ora che il profilo è completo, possiamo passare allo step successivo.

Step #2: Crea il tuo gruppo – c’è un motivo molto importante per farlo…

Per questa strategia devi creare un gruppo, a cui dovrai poi aggiungere regolarmente nuovi membri (ti mostrerò tra poco come) e che dovrai gestire.

È un impegno a lungo termine, ma una volta impostato ti richiederà solo pochi minuti a settimana.

Ecco tutto quello che ora ti serve sapere su questa strategia:

Inviterai potenziali clienti a unirsi al gruppo. Userai il gruppo per ottenere più contatti e un maggior numero di lead.

Il primo passo è creare il gruppo, cosa in sé piuttosto semplice, ma ti spiego comunque come farlo.

Prima, però, devi decidere che tipo di gruppo creare. Lo scopo è che il gruppo porti dei benefici ai tuoi potenziali clienti.

Se il tuo lavoro è vendere prodotti ai marketer… allora devi creare un gruppo per marketer.

Se vendi prodotti alle aziende manifatturiere, devi creare un gruppo per leader nel settore manifatturiero.

Se vendi solo ad aziende locali, è buona idea unire al nome del gruppo anche il luogo che ti interessa.

Ecco alcuni esempi di nomi:

[Ho tradotto i concetti dell’articolo, non i gruppi suggeriti dall’autore. Ndt]

Fai in modo che il nome “suoni” prestigioso così che i tuoi potenziali clienti sentano subito il desiderio di iscriversi.

Come creare un gruppo su LinkedIn

Creare un gruppo richiede solo pochi minuti.
Nel menù di navigazione vai in “interessi” e seleziona “gruppi”. Poi, dal bottone in alto “I miei gruppi”, clicca su “crea gruppo”.

[Ndt: a me compare sul lato destro sotto “Non trovi quello che cerchi?” Ndt.]

Oppure puoi usare questo link.

Accederai a una schermata con una decina di campi, molti dei quali piuttosto ovvi.

Gli unici punti davvero cruciali sono il nome del gruppo (di cui abbiamo già discusso) e il logo. Raccomando caldamente di farsene fare almeno uno economico su Fiverr.

Puoi sempre cambiarlo in un secondo momento, per ora sarà sufficiente mettere un simbolo (questo finché non comincerai ad aggiungere membri).

Riempi il gruppo di contenuti.

Sebbene non sia ancora necessario riempire il gruppo, non è affatto una cattiva idea postare fin da subito un po’ di contenuti (3-5), giusto per renderlo un po’ vivo.

Il modo più veloce è fare delle ricerche sull’argomento che ti interessa su BuzzSumo e ottenere una lista di articoli popolari. Se ritieni che abbiano una certa rilevanza, puoi scrivere un post per ognuno di essi – sarà sufficiente una breve introduzione per ciascun articolo.

Una volta reso operativo il gruppo, puoi passare allo step successivo.

Step #3: Crea una lista di potenziali clienti

Ora entriamo nella parte divertente, quella in cui si comincia a trovare i contatti che diventeranno nuovi clienti.

L’obiettivo è compilare una lista di 500-1000 potenziali lead. Sembrano tanti, ma ricordati che LinkedIn conta più di 400 milioni di utenti.

In molti casi riuscirai a individuare decine di migliaia di utenti che corrispondono al profilo del tuo cliente ideale.

Per trovarli, userai la funzione di ricerca di LinkedIn.

Per rendere più specifica la tua ricerca, clicca su “avanzata” nel menù in alto.

Naturalmente puoi restringere la ricerca con i parametri che preferisci, ma io ti consiglio di iniziare con i seguenti:

ricerca linkedin inglese

[ecco come comparirebbe una ricerca simile in italiano. Ndt]

ricerca linkedin italiano

Il filtro “titolo” è importante perché nel business-to-business ci si rivolge solitamente ai propri colleghi (ad esempio CEO, Founder, Marketing Manager). [Nel mercato italiano potresti decidere di sperimentare anche altre strategie. Ndt]
Il filtro “Settore” fa in modo che i risultati siano relativi all’ambito che ti interessa, quello a cui rivolgi la tua offerta; “Località”, invece, è il filtro che fa sì che questi contatti possano alla fine trasformarsi davvero in clienti.

I risultati di queste ricerche non sono proprio perfetti, ma abbastanza in linea con quello che cerchiamo.

A partire dai risultati che ottieni, puoi iniziare a creare una lista in un file excel: copia tutte le informazioni dei contatti, eventualmente anche l’url del loro profilo.

Una volta fatto questo, puoi passare allo step #4, quello in cui inizi a connetterti con i tuoi potenziali clienti.

Step #4: Contatta ogni membro del gruppo

Ora che hai preparato il terreno, è il momento di passare all’azione.

Nella maggior parte dei casi i primi 3 step non richiederanno più di 4-5 ore per essere completati. Il quarto, invece, avrà bisogno di un po’ più di tempo.

L’obiettivo, adesso, è connettersi con ogni persona della tua “hit list”.

Perfeziona la “prima impressione”: Ti ricordi come appare la richiesta di contatto? Se la risposta è no, torna al punto 1.

Non potevo dirti subito come creare un invito “perfetto” perché bisognava prima completare la fase di preparazione. Ora però sei pronto per ottimizzarlo.
Con l’immagine del profilo sei a posto, però puoi migliorare il tuo titolo professionale.
Mettiamo il caso che tu venda servizi di marketing ad aziende manifatturiere.
Ora il tuo titolo professionale è qualcosa del tipo:

Neil Patel
President, CEO of Quick Sprout.

Che non è male, ma prova a metterti per un secondo nei panni delle persone con cui vuoi entrare in contatto (nell’esempio i CEO delle aziende manifatturiere).

Quello che loro vedono è un altro CEO che vuole connettersi con loro. E questa è un’ottima cosa, perché non ti vedono come qualcuno che vuole da loro un lavoro, ma come un collega.

Però vedono anche che sei un CEO di un’azienda di marketing: che cos’ha a che fare questo con il manifatturiero?

Questo dice al tuo contatto che forse vuoi ottenere qualcosa da loro e sicuramente non è questa l’impressione che vuoi dare.

[Importante: non vuoi dare l’impressione che vuoi ottenere qualcosa! Ndt]

Quindi, in quale altro modo puoi ottenere la loro fiducia?

Ricordi il gruppo che hai creato? È attraverso il gruppo che riuscirai ad ottenere la loro fiducia.
Adesso infatti la mia headline è diventata:

Neil Patel
President, CEO of Quick Sprout. Founder of Southeast Manufacturing Leaders.

[Nell’esempio fatto sopra il titolo riporterebbe “Fondatore del gruppo Aziende manifatturiere del Nord-Est”]

Riesci a vedere l’enorme differenza che fa agli occhi di un CEO di un’azienda manifatturiera?

Improvvisamente sono più di un semplice venditore. Sono un professionista interessato anche al manifatturiero e sono attivo nella comunità. È un’ottima prima impressione da fare.

Crea un messaggio iniziale convincente

L’ultima parte dell’impressione iniziale che fai è il messaggio di apertura.

Hai più o meno due frasi a disposizione per dare l’idea di essere un professionista e spiegare perché vuoi connetterti con loro.
Ecco come dovrebbe essere formulato un messaggio iniziale:

Salve (nome), mi sono imbattuto nel tuo profilo LinkedIn e ho pensato che potremmo beneficiare entrambi da una reciproca connessione. Se ti va, sarei felice di fare parte dei tuoi contatti. Grazie (tuo nome).

Quando unisci un buon messaggio iniziale ai precedenti due fattori ottieni, nella maggior parte dei casi, una media di inviti accettati pari al 40-60%.
Se vuoi migliorare ulteriormente questa percentuale, dai un’occhiata al loro profilo, trova qualcosa di interessante a cui aggrapparti e menzionalo nell’invito. Potresti scoprire, ad esempio, che si trovano in una città vicina, in questo caso ti basterebbe modificare l’invito in qualcosa del tipo:

Salve (nome), mi sono imbattuto nel tuo profilo LinkedIn e ho pensato che potremmo beneficiare entrambi da una reciproca connessione. Ho visto che sei di [città], io vivo proprio a [città vicina]. Se ti va, sarei felice di fare parte dei tuoi contatti. Grazie (tuo nome).

Questo messaggio è composto di circa 271 caratteri (dipende dalla lunghezza dei nomi), il limite massimo previsto è 300, quindi non hai bisogno di aggiungere altro.

Manda l’invito (ecco un consiglio molto, molto efficace)

Questa è obiettivamente la parte più facile eppure è proprio qui che un sacco di persone si arenano.

Quando inviti qualcuno a entrare in contatto con te, LinkedIn ti chiede come lo hai conosciuto (collega, compagno di studi ecc.):

invito linkedin

In molte delle opzioni presentate, per inviare la tua richiesta LinkedIn ti chiederà l’indirizzo mail dell’utente.

Probabilmente non lo conosci e anche se fosse possibile trovarlo, sarebbe una perdita di tempo.

Scegli invece l’opzione “amico” che non richiede l’inserimento dell’indirizzo mail.

A questo punto puoi aggiungere il tuo messaggio nell’apposito riquadro e inviare la tua richiesta.

Non avere paura di apparire “stravagante” perché hai scelto l’opzione “amico”, perché il contatto non lo vedrà mai, è un’informazione riservata e visibile solo a LinkedIn. Chi riceve la richiesta vede solo le parti dell’invito che abbiamo discusso fino a ora.

All’inizio, finché non capisci come le persone reagiscono, manda inviti lentamente.

Se i tuoi messaggi sono troppo “fuori luogo” potrebbero segnalarti come spam (anche se hai fatto tutto quello che ti ho raccomandato) e se al tuo profilo vengono associate troppe segnalazioni di spam in un breve arco di tempo, potrebbe essere limitato o persino sospeso.

Muoviti quindi lentamente all’inizio e vedi se riesci a raggiungere una media di accettazione di almeno il 40% (ma punta a una percentuale più alta). Aggiusta man mano messaggio, profilo e target finché non superi almeno il 50%.

Step #5: Nelle settimane successive, interagisci con i tuoi contatti

Ricapitoliamo velocemente quanto detto fino a questo momento.
Ora hai un profilo ottimizzato e una lista di potenziali clienti. Hai iniziato a entrare in contatto con loro. Adesso è arrivato il momento di fare il lavoro “pesante”.
Questo step consta di due parti.

Parte #1 – Movimenta e fai crescere il gruppo:

Hai presente quel meraviglioso gruppo vuoto che hai creato? Ora dobbiamo dargli una bella spinta e renderlo “vivo”, riempiendolo di attività.

La strategia migliore è semplicemente quella di invitare i tuoi nuovi contatti a iscriversi.
Quando hai un nuovo contatto, manda un messaggio di questo tipo:

Salve (nome), sono felice che siamo entratti in contatto!
Vorrei solo darti qualche informazione sul gruppo LinkedIn che ho creato e che sto cercando di far crescere. Si chiama (nome gruppo).
È un luogo dove tutti i membri possono discutere di quello che vogliono riguardo a (settore lead). Spero che tu abbia la possibilità di aggiungerti.
Saluti,
(tuo nome)

Scordati di ottenere il 100% di adesioni, soprattutto all’inizio quando non ci sono molte attività nel gruppo. Ma se inviterai personalmente 100 utenti mirati, riuscirai ad avere comunque un piccolo gruppo sufficiente per cominciare.

All’inizio dovrai essere attivo nel gruppo, perché altrimenti non ci sarà nessun’altro a iniziare le discussioni.

Posta regolarmente contenuti usando strumenti come BuzzSumo e tieniti aggiornato sulle novità del mercato che ti interessa. Basterà controllare ogni giorno su Google news quello che succede nel tuo settore.

Quando le persone cominceranno a commentare e a partecipare alle discussioni… non smettere!

Continua a restare attivo finché non potrai contare su almeno 5-10 membri che postano regolarmente nuovi contenuti senza che tu debba incoraggiarli. E quando lo fanno, cerca di commentare, metti like e condividi quello che postano in modo da motivarli a postare ancora di più.

Più il gruppo è attivo, più sarà facile attirare nuovi membri.

A un certo punto cominceranno ad arrivare membri che non hai invitato e che vorranno connettersi con te. Lewis Howes dice che riceve 15-20 nuovi inviti ogni giorno dai membri del suo gruppo. Di questi, non tutti si convertiranno in lead, ma saranno comunque utili per mantenere vivo il gruppo e aumentare il tuo network personale.

Consiglio: Quando inviti i tuoi contatti a unirsi al gruppo, tieni d’occhio chi si aggiunge e chi no. All’inizio qualcuno potrebbe non essere interessato perché non vede abbastanza attività. Invitali di nuovo dopo qualche mese, quando hai un buon numero di discussioni attive, e vedrai che la risposta sarà diversa.

Altri modi per far crescere il gruppo: Se tutto questo ti “suona” bene, allora sei pronto.

Questa strategia è in grado da sola di fare crescere qualsiasi gruppo LinkedIn. Esistono però dei modi per accelerare i tempi:

  1. Pubblicità – Puoi usare LinkedIn Ads per promuovere il tuo gruppo, mirando a persone simili a quelle della tua “hit list” per raggiungere nuovi membri che potrebbero poi convertirsi in lead.
  2. Affiliazioni gruppi – Ho usato questa tecnica con successo su Facebook ma funziona anche con LinkedIn. Trova gruppi simili del tuo settore e proponi loro una “cross-promotion”: promuoverai il loro gruppo tra i tuoi membri e loro faranno lo stesso con il tuo.
  3. Aggiornamenti di status – Quando posti uno status sul tuo account LinkedIn, questo diventa visibile alle persone della tua cerchia, offrendo ai tuoi nuovi contatti (quelli della “hit list”) nuove opportunità di unirsi al gruppo.

Lo ripeto: nessuna di queste opzioni è necessaria per fare crescere il gruppo, ma tutte possono accelerare il processo qualora tu lo ritenga necessario.

Parte #2 – Crea connessioni personalizzate:

Arrivato a questo punto, sai già più o meno tutto quello che devi sapere sulla strategia che useremo.

Lo scopo principale del gruppo è entrare più facilmente in contatto con potenziali clienti e presentarti come un’autorità nel loro settore.

L’obiettivo più importante, adesso, è trasformare le nuove connessioni in lead. E per “lead” intendo persone che sono interessate a fare una telefonata di vendita, partecipare a un webinar o a qualche altro tipo di evento che possa portare a una vendita.

La prima cosa che devi fare è dimenticarti che vuoi convertire queste tue connessioni in clienti. Se ti concentri solo su questo non avrai molto successo. Cerca, piuttosto, di costruire con ognuna di queste nuove connessioni un rapporto a lungo termine.

Come?

Il modo migliore in assoluto è mandare messaggi attraverso LinkedIn. Ora che hai trasformato in contatti i tuoi potenziali lead, puoi inviare messaggi senza particolari restrizioni.

Entriamo più nei dettagli: prima di invitare un contatto a una telefonata o a qualsiasi altra cosa possa portare a una vendita, dovresti inviargli almeno 4-5 messaggi. Questi messaggi devono vertere esclusivamente sul mostrare nuove prospettive e far conoscere qualcosa di interessante che possa portare un valore aggiunto alla loro vita (professionale).

Quanto frequenti dovrebbero essere i messaggi? Dipende da te. Il mio consiglio è di inviarli 2-3 volte al mese – non è il caso di essere troppo insistenti con qualcuno che hai appena conosciuto, non è vero?

Ci sono tre tipi di messaggio che puoi mandare:

  1. Follow up – Ottimo da inviare subito dopo avere stabilito la connessione. Ringraziali per il contatto e invitali a unirsi al gruppo (oppure rimanda quest’ultima cosa a un messaggio successivo).
  2. Il suggerimento di una risorsa – Manda un articolo o un’altra risorsa che possa essere utile alla loro vita professionale.
  3. Il suggerimento di una discussione – Informali su una discussione interessante del gruppo e invitali a intervenire.

Di 5-6 messaggi di questo tipo, 4-5 saranno una combinazione del secondo e del terzo tipo.

Il successo di questa strategia dipenderà da quanto utili sono questi suggerimenti. Se manderai, ad esempio, una ricerca dai cui risultati i tuoi contatti possano ricavare qualche azione concreta, renderai solido il vostro rapporto in modo rilevante.

Step #6 Esci da LinkedIn!

LinkedIn è un sito molto interessante per creare nuovi contatti e costruire relazioni, ma anche lui ha i suoi limiti.
Non puoi realmente vendere prodotti o servizi su LinkedIn, semplicemente non è il posto giusto. Quello che devi fare è organizzare una chiamata di lavoro o invitare i tuoi potenziali clienti a partecipare a un webinar. Una volta che riuscirai a fare questo, otterrai una percentuale di conversione incredibile (probabilmente maggiore del 20%, se hai un solido canale di vendita).

Bene, come si fa?
Beh, ti occorreranno da 1 a 3 mesi per mandare quei 5-6 messaggi iniziali.
Ti ho detto fin dall’inizio che si trattava di un investimento a lungo termine, ma posso assicurarti che verrai ripagato. Inoltre avrai parecchi clietni potenziali a cui scrivere, quindi non si tratta semplicemente di restarsene seduti ad aspettare.
Una volta inviati questi famosi messaggi iniziali ai tuoi contatti e avere stabilito una relazione con loro, scrivine un altro che suoni più o meno così:

Ciao (nome), sono contento che siamo entrati in contatto alcuni mesi fa e mi fa piacere averti conosciuto un po’ meglio. Mi piacerebbe fare due chiacchiere al telefono uno di questi giorni per sapere come va. Ti andrebbe bene (giorno)?

Non si tratta di una richiesta di vendita invadente e sottolinea il fatto che non ti sei connesso con loro solo perché volevi rifilargli subito qualcosa.

Cosa fare se la richiesta non va a buon fine: Succederà.

Non tutti i contatti accetteranno una chiamata di vendita (anche se molti lo faranno).

Potresti semplicemente dimenticarti di loro ma io ho un’idea migliore.

Inseriscili in una categoria di contatti separata. Potrebbero ancora trasformarsi in clienti un giorno, ma è chiaro che per il momento non lo faranno. Crea una lista di questi utenti e mantieniti in contatto con loro.

Invia mensilmente messaggi con le discussioni più interessanti del gruppo o le risorse migliori in cui ti sei imbattuto.

Non dedicare loro lo stesso impegno che riservi agli altri, ma non abbandonarli nemmeno. Tra loro ci sono alcuni lead di alta qualità, perciò continua ad “allevarli”.

Conclusione

LinkedIn è il migliore social media per il business-to-business.

Ti ho appena illustrato una strategia di 6 step relativamente semplice per ottenere clienti.

Una volta “sistemata” la tua “hit list” iniziale, fanne un’altra. Continua a procedere in questo modo così da assicurarti una fonte costante di lead di alta qualità.
Non c’è nulla di complicato in questa strategia, ma richiede un sacco di tempo e di lavoro.
Una volta che lo sai, e lo sai fin dall’inizio, si tratta solo di pianificarla e metterla in pratica. Farà una differenza enorme nella crescita della tua attività.

Se hai qualche suggerimento o domande, fammelo sapere! Lascia un commento sotto e cercherò di chiarire i tuoi dubbi.


Traduzione realizzata in collaborazione con Simona Camporesi.

Ti è piaciuto questo articolo?
Non perderti questo allora:
Come Trovare Clienti Online
!!!


Lascia un commento

Compila qui sotto tutti i campi e clicca "Invia Commento"

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.


Ebook SEO (SEO per Scrittori sull'Orlo di una Crisi di Nervi)

La ricerca (sulle) parole chiave

1.3 La ricerca (sulle) parole chiave
E se ti dicessi che la ricerca sulle parole chiave è il succo del lavoro del SEO? Ammettiamolo: il web sarà...

Come si fa un'Analisi SEO di un Sito Web. Completa! E per principianti!

1.2.2 Site: e altre diagnosi
In questo capitolo una guida completa per principianti su come analizzare lo stato di salute di un sito web attraverso...

L'obiettivo di un sito web

1.1 Obiettivo sito
Iniziamo il nostro percorso pratico (leggi il capitolo precedente "Come si lavora (quando si fa SEO)") con la fase di...

...vai all'indice dell'ebook »

Incredibile! C'è ancora roba qui sotto!